Nel triennio 2021-2023 sono stati accolti nel nostro territorio 96 migranti utilizzando il modello dell’accoglienza diffusa, esclusivamente in piccoli moduli abitativi in grado di ospitare 4-5 persone al massimo. Come tutta l’Europa, anche Guastalla non può esimersi dal dare il suo contributo nell’accogliere persone che fuggono dai propri Paesi, a causa di guerre, violenze o estrema povertà.
Il progetto di accoglienza, finanziato interamente dal Ministero dell’Interno, ha creato opportunità integrative alle persone richiedenti asilo o con status di rifugiato umanitario, attraverso l’inserimento nel tessuto sociale della città (volontariato, sport), fornendo corsi di italiano per favorire l’apprendimento della lingua e la formazione professionale. La nostra città deve continuare a essere un esempio virtuoso di accoglienza umanitaria, consolidando la rete che coinvolge amministrazione pubblica e volontariato sociale. Parallelamente deve continuare il dialogo con le comunità di stranieri presenti su tutto il territorio, allo scopo di favorire l’integrazione e il rispetto delle regole da parte di tutti. È ormai una realtà la presenza di tante persone nate e provenienti da altri Paesi, che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e condividono diritti e doveri del nostro Paese. Sarà compito dell’Amministrazione Comunale proporre incontri di reciproco scambio, offrendo percorsi di integrazione a chi possiede una cultura diversa dalla nostra. In quest’ottica risulta particolarmente importante promuovere l’empowerment femminile, favorendo l’integrazione delle donne e la loro inclusione nel mondo del lavoro attraverso la collaborazione tra tutti i servizi comunali e unionali e le realtà del terzo settore. Rafforzare il raccordo con i soggetti che si occupano di insegnamento della lingua italiana (es. CPIA) e favorire l’integrazione dei bambini e ragazzi di origine straniera agevolando la loro partecipazione ad attività di tipo artistico/sportivo.
Affinché nessuno sia lasciato indietro il contrasto alla povertà rimane una priorità per l’Amministrazione Comunale. L’approccio utilizzato sarà quello dell’accompagnamento all’autonomia, non dei contributi a pioggia, per stimolare l’emancipazione dalla povertà e non l’assistenzialismo. L’Emporio Solidale rappresenta il modello di inclusione sociale da promuovere, sia nella distribuzione di cibo, sia nelle progettazioni che aiutano le persone ad uscire dalla condizione di povertà.